Si tratta di un aumento che arriva direttamente in busta paga per le mamme lavoratrici: ecco i requisiti richiesti.
Il governo Meloni introduce una misura di sostegno significativa per le madri lavoratrici, con l’obiettivo di alleggerire il carico economico delle famiglie e promuovere la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Il “Bonus Mamme Lavoratrici” rappresenta un passo importante verso il riconoscimento del ruolo cruciale delle donne nel mondo del lavoro e nella società.
Cos’è il Bonus mamme lavoratrici?
Il Bonus mamme lavoratrice si riferisce a uno sconto totale sui contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri. In poche parole, l’esonero rappresenta una decontribuzione del 9,19% dello stipendio complessivo, corrispondente alla quota di contributi che la madre lavoratrice dovrebbe pagare, traducendosi in un aumento in busta paga che potrebbe arrivare fino a 1.700 euro.
L’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali riguarda la quota a carico delle lavoratrici madri e si applica fino a un massimo di 3.000 euro annui. La misura è stata pensata per alleggerire il carico fiscale delle famiglie, incentivando al contempo la permanenza delle donne nel mercato del lavoro dopo la maternità.
Chi può richiederlo?
Il bonus mamma, è rivolto quindi alle madri lavoratrici con almeno due figli a carico, e che abbiano un lavoro dipendente a tempo indeterminato. In particolare, l’incentivo è riconosciuto alle madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio minore, nel limite di 3.000 euro annui.
In via sperimentale, per l’anno corrente, l’esonero sarà esteso anche alle mamme lavoratrici con due figli, fino al compimento del 10imo anno di età del figlio più piccolo.
Modalità di richiesta dell’incentivo
Per usufruire del bonus, le mamme lavoratrici devono presentare una comunicazione all’INPS, l’ente previdenziale italiano, seguendo le procedure semplificate messe a disposizione. La comunicazione deve avvenire attraverso i canali telematici dell’ente, garantendo così una gestione rapida ed efficiente delle richieste.